CASTELVETRANO. Vandali in azione la notte tra il 14 e il 15 nell'ospedale Vittorio Emanuele II di Castelvetrano dove le mura del piano terra e delle scale sono state imbrattate di feci. Lo rende noto Serena Navetta del Tribunale per i diritti del malato del centro belicino. «Questa mattina (ieri, ndr) è stato tutto ripulito grazie al lavoro degli operatori che hanno ripristinato il decoro e la dignità della struttura continuamente violati dalla ineducazione, dai continui furti e dagli oggetti danneggiati", dice Navetta. "È appena passata una delle più critiche e calde notti d'estate - ha scitto Navetta - e mentre tutti attenzionavamo la situazione sulle spiagge . Degli incivili hanno omaggiato stanotte il nostro ospedale castelvetranese dell' ennesimo atto vandalico. Le mura del piano terra e delle scale, sono state abbondantemente imbrattate di feci. Si rimane basiti davanti a tanta stupida inciviltà, non si riesce a comprendere come un essere vivente possa offendere in questo modo un luogo, sacro, dove si reca la gente bisognosa di cure. Gente sofferente, malata, familiari straziati dal dolore, bambini, operatori sanitari che negli ultimi mesi hanno stravolto la propria vita personale per fare fronte alla carenza di personale ... tutti vengono profondamente offesi da questo vile e vergognoso gesto. Un ospedale il nostro, continuamente violato, dalla ineducazione dell' utenza, dai continui furti, dagli oggetti danneggiati, che rendono ancora più difficile il lavoro già critico del nostro presidio. Il Tribunale per i Diritti del Malato condanna severamente l' episodio della scorsa notte, ed insieme agli addetti, spera di riuscire a risalire ai colpevoli, grazie alle recenti telecamere installate. Intanto questa mattina gli ambienti offesi sono stati subito ripuliti e sanificati grazie al lavoro degli operatori, ripristinando il decoro e la dignità della nostra struttura. Dignità invece che certamente non conosce colui che questa notte, si è imbrattato di feci la propria coscienza e che sarà invece impossibile da ripulire".