MARSALA. Dipendenti non in regola, retribuiti "in nero" e sottopagati. Condizioni che sarebbero state imposte con la minaccia, esplicita o larvata, di licenziamento. Per questo, la Procura ha contestato il reato di estorsione, in danno di sette dipendenti, all' imprenditore marsalese Giuseppe Bonafede, ex presidente dell' Associazione panificatori lilibetana. A Bonafede è stato notificato l' avviso conclusioni indagini preliminari. L' inchiesta, svolta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura, è stata coordinata dal pm Niccolò Volpe. In qualità di datore di lavoro, socio accomandatario della "Non solo pane s.a.s.", Giuseppe Bonafede - noto anche per essere il presidente, seppur senza quote, della società di calcio del Marsala, retrocessa dalla serie D all' Eccellenza - non erogando stipendi adeguati e relativi contributi previdenziali e assistenziali avrebbe "risparmiato", secondo i calcoli effettuati dalle Fiamme Gialle, oltre 330 mila euro. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI TRAPANI DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE