MAZARA DEL VALLO. Lei trovata in una pozza di sangue nel ballatoio del piano ammezzato, lui con la gola tagliata al piano terra. La scena dell'orrore è un palazzo giallo, a tre piani, nel quartiere popolare Mazara due, nella città marinara di Mazara del Vallo.
I cadaveri di Angelo Cannavò, 30 anni, e Rita Decina, 29 anni, sono stati rinvenuti intorno alle 13.30 dalla polizia, che sta indagando su quello che appare come un duplice omicidio. Su entrambi i corpi il medico legale ha riscontrato segni di colluttazione, oltre che ferite evidenti da arma da taglio: l'ipotesi investigativa è che i due abbiano cercato di contrastare l'aggressore o gli aggressori.
La scientifica si è subito messa al lavoro per rilevare eventuale tracce ematiche o di altra natura all'interno dell'appartamento della coppia. Marito e moglie vivevamo al terzo piano della palazzina popolare, in una situazione di disagio economico e di estrema precarietà. Gli investigatori stanno ascoltando parenti, amici e conoscenti delle vittime per ricostruire il contesto familiare e sociale. Angelo Cannavò aveva piccoli precedenti per droga, aspetto sul quale si stanno concentrando le indagini della polizia, anche se non sono escluse altre piste.
La coppia negli ultimi giorni aveva ospitato il fratellastro di otto anni della donna. Il bambino, figlio della madre naturale della vittima, al momento del delitto non era con i coniugi in quanto si trovava per il pranzo al Boccone del povero, la mensa cui si rivolgono gli indigenti di Mazara del Vallo. È stato un condomino a scoprirne i corpi e a telefonare al 118, gli operatori hanno constatato che non vi era nulla da fare facendo intervenire i poliziotti in breve seguiti dal sostituto procuratore di turno di Marsala, che sta coordinando l'inchiesta. Il medico legale ha effettuato una ispezione cadaverica alla quale nelle prossime ore seguirà l'autopsia.
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