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Guasto a Trapani, emergenza rifiuti in città

Il presidente della Regione Rosario Crocetta in un sopralluogo nella discarica di Bellolampo

TRAPANI. Un guasto agli impianti di trattamento dei rifiuti gestito dalla Trapani Servizi nella discarica di contrada Borranea, avvenuto nei giorni scorsi, ha determinato l'abnorme accumulo di rifiuti in prossimità dei cassonetti presenti sul territorio comunale.

"Il disservizio non si sarebbe certamente verificato, come non si è mai verificato nel corso degli ultimi anni - si legge in una nota del comune di Trapani - se a conferire i propri rifiuti in discarica non fossero stati tutti e 23 i comuni della provincia, in base alle ordinanze e disposizioni attuative emesse 'a ripetizione' dal presidente della Regione. Si è ben consapevoli dello stato di enorme difficoltà che tutti i comuni si trovano ad affrontare ora che la situazione, sottovalutata e non adeguatamente affrontata negli anni decorsi, è precipitata e si è manifestata in forma emergenziale anche a seguito della prevedibile saturazione e chiusura delle poche discariche presenti nel territorio regionale".

"Le accuse, insensate e infondate, del presidente Crocetta su supposti egoismo e mancanza di solidarietà mosse con tanta enfasi al Comune di Trapani - dice il sindaco Vito Damiano - sono prive di sostegno informativo che, per il ruolo istituzionale del personaggio, non posso giustificare".

La situazione non è migliore in provincia. Come denuncia il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, che ha inviato una nuova lettera al prefetto di Trapani: "Nonostante le rassicurazioni ricevute l'emergenza rifiuti nella nostra città non cessa, anzi si aggrava ulteriormente e crescono ancor di più i pericoli da un punto di vista dell'ordine pubblico e della sicurezza oltre che da un punto di vista igienico sanitario con un territorio giunto ormai al collasso".

"Nella riunione del 14 luglio scorso in Prefettura - dice Cristaldi - si era definito un piano atto a garantire lo smaltimento della quantità di rifiuti autorizzata dagli organi regionali competenti in maniera celere e tramite una corsia preferenziale, definendo altresì che i comuni di Mazara del Vallo, Castelvetrano, Petrosino e Campobello di Mazara potevano utilizzare l'unica stazione di trasferenza autorizzata in provincia di Trapani al fine di trasportare l'intero quantitativo di rifiuti in pochi mezzi di grandi volumi, con la certezza di conferimento in discarica durante delle fasce orarie stabilite".

"Purtroppo ad oggi - aggiunge l'ex presidente dell'Ars - dobbiamo constatare che nulla di quanto previsto nell'accordo è stato fatto e che anzi nel territorio di Mazara del Vallo permangono circa 500 tonnellate di spazzatura, oltre quella prodotta giornalmente che va ad aggiungersi a quella giacente. Naturalmente - prosegue Cristaldi - se l'utilizzo della stazione di trasferenza non riuscirà a garantire lo scarico della quantità autorizzata ogni giorno, già da lunedì stesso il Comune di Mazara del Vallo non utilizzerà più un servizio intermedio, per altro dispendioso, non risolutivo e addirittura peggiorativo della situazione. E' evidente - conclude - che tale stato di cose non è più tollerabile e ci si aspetta un autorevole intervento per rimuovere tali condizioni che rischiano di provocare disastri ambientali e turbamento dell'ordine pubblico".

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