CASTELVETRANO. Dopo dieci ore di camera di consiglio, la Corte di assise di Trapani (presidente Angelo Pellino), ha emesso la sentenza di condanna all'ergastolo per i fratelli Michele Claudio, detto Giovanni, e Giuseppe Vaiana. I due sono ritenuti gli autori dell'omicidio, avvenuto il 24 agosto 1990 in un ovile di contrada Dionisio, a Campobello di Mazara (TP), di Paolo Favara, 30 anni e di Caterina Vaiana, detta Rina, 33 anni, rispettivamente cognato e sorella di Michele Claudio, già in carcere per il duplice omicidio e Giuseppe che attualmente è libero.
I carabinieri del Norm della Compagnia di Castelvetrano, riaprendo nel 2010, con il coordinamento della Procura di Marsala, le indagini, durante le quali si avvalsero anche di intercettazioni ambientali, accertarono che entrambi i fratelli Vaiana avrebbero avuto un movente per uccidere le vittime.
Giuseppe Vaiana non sarebbe voluto andare in carcere per avere violentato, anni prima, la nipote, figlia di Caterina, all'epoca dei fatti una bambina di sette anni, mentre Giovanni Vaiana avrebbe voluto restituiti circa 13 milioni di lire che aveva prestato alla sorella per l'acquisto del gregge che curava con il suo compagno, Paolo Favara il quale aveva sposato un'altra sorella dei Vaiana. Il legale di fiducia di Giuseppe Vaiana, l'avvocato Vincenzo Salvo, ha preannunciato per il suo assistito il ricorso in Appello non appena saranno rese note le motivazioni della sentenza.
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