MARSALA. Diversi filoni d'indagine sono confluiti in un unico procedimento che, in Tribunale, davanti al giudice monocratico Matteo Giacalone, vede imputate, per "fatti di droga", ben 46 persone. In gran parte mazaresi, o nordafricani residenti a Mazara, e alcuni marsalesi. Sulle indagini, svolte dai carabinieri di Marsala e Mazara, alla prossima udienza, il 10 giugno, quando il dibattimento dovrebbe entrare nel vivo, riferirà il luogotenente Alberto Furia. Il "maxi-processo" è nato soprattutto grazie a intercettazioni telefoniche che agli investigatori hanno consentito di individuare i presunti spacciatori. Molti dei quali volti già noti alle forze dell'ordine e alla magistratura. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE