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Pesca, Tumbiolo: la Marina non pattuglia più le acque davanti alla Libia

MAZARA DEL VALLO. Da venerdì «le motovedette della nostra Marina militare non pattugliano più la zona in acque internazionali antistanti la Libia e questo ci preoccupa non poco per la sorte di diversi marittimi imbarcati su pescherecci siciliani e in particolare della flotta mazarese che attualmente è impegnata nella pesca del gambero rosso effettuata a circa quaranta miglia dalle coste di Misurata e Bengasi».

A lanciare l'allarme è Giovanni Tumbiolo, del Coordinamento filiera ittica Mazara del Vallo, della quale fanno parte Federpesca, Coldiretti, le centrali cooperative della pesca, il Distretto produttivo della pesca e i sindacati di categoria. «Ci associamo - aggiunge Tumbiolo - all'appello che l'assessore regionale Antonello Cracolici ha rivolto alle competenti autorità nazionali. Riteniamo indispensabile il pattugliamento da parte della Marina militare italiana delle zone di mare a 25-40 miglia da Misurata e Bengasi».

«Non possiamo rischiare eventuali azioni contro i pescherecci siciliani. - conclude - Questa è la stagione della pesca del gambero rosso, fonte economica di importanza primaria per la nostra flotta peschereccia e se essa dovesse venire meno la situazione, già fortemente difficile, diverrebbe estremamente drammatica».

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