TRAPANI. Quando ancora non si è spenta l'eco della ricostruzione dal terremoto nella Valle del Belice, si delinea la post-ricostruzione anch'essa purtroppo mancata. È il caso del centro sociale di contrada Camarro a Partanna, costruito in pieni anni Settanta, da sempre opera incompiuta, adesso rudere abbandonato.
A due passi dal campetto di calcio intitolato a Peppino Impastato, in un labirinto grigio e spettrale, su un pavimento di pietre, vetri rotti, rovi secchi e metallo arruginito, cresce il seme del degrado.
Non fosse che il destino di una struttura da sempre controversa, di cui non è mai stato effettuato nemmeno il collaudo, prevederebbe una doverosa riqualificazione che trasformi buona parte di tutte quelle macerie della modernità in alloggi popolari. Ma a dispetto delle evidenze il condizionale è doveroso, oltre che oneroso.
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