TRAPANI. «Non emerge alcun collegamento diretto dell’ex senatore Nino Papania con un’eventuale associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio e solo in via deduttiva e per presunzione è stato coinvolto in questo processo». L’avvocato Nino Mormino, nella sua arringa, nel processo con il rito abbreviato in corso davanti al gup di Trapani Lucia Fontana, a carico dell'ex senatore del Pd Nino Papania ed altre sei persone accusate, a vario titolo, di voto di scambio in occasione delle elezioni amministrative del 2012 ad Alcamo, ha ripercorso la strada che aveva tracciato l’altro difensore dell’ex senatore del Pd, l’avvocato Vincenzo Catanzaro, per dimostrare l’estraneità di Nino Papania. «Sul piano della prova il processo non ha offerto nulla»a carico dell’ex senatore, dunque, secondo i difensori. Conclusa l’arringa dell’avvocato Mormino, il processo è stato rinviato al 6 aprile per le eventuali repliche e per la sentenza. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE