CASTELVETRANO. «Il fatto non sussiste». Con questa motivazione, il giudice per le udienze preliminari di Marsala Annalisa Amato ha assolto, con formula piena, dall'accusa di omissione di atti d'ufficio in concorso l'ex direttore del carcere di Castelvetrano, Paolo Malato, di 61 anni, nonché quattro appartenenti al corpo di polizia penitenziaria (il comandante Giovanni Antoci, di 35 anni, il sovrintendente Gaspare D'Avaro, di 48, e gli assistenti capo Salvatore Mistretta, di 52, e Vito Salluzzo, di 55) e il medico della casa di reclusione, il 59enne Sebastiano De Vita, marsalese come D'Avaro e Malato. A chiedere l'assoluzione dei sei imputati - difesi dagli avvocati Donatella Buscaino, Giuseppe Culicchia, Rino Salvatore Di Caro, Giovanni Messina, Claudia Muscarella e Palermo Patera - era stato lo stesso pubblico ministero Giulia Alessandro. L'indagine, svolta dalla polizia penitenziaria di Palermo, era stata coordinata personalmente dall'ex procuratore capo Alberto Di Pisa. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE