MARSALA. Pene più severe di quelle invocate dallo stesso pm sono state inflitte, ieri, dal giudice monocratico Sara Quittino a due dei tre imputati (tutti marsalesi) di un processo scaturito da un'indagine della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura sull'utilizzo di carte di credito straniere "clonate". Carte Visa americane "di provenienza illecita o comunque falsificata o alterata" grazie alle quali i protagonisti della vicenda, almeno quelli condannati, versarono, secondo l'accusa, e adesso anche secondo il giudice Quittino, notevoli somme di denaro sui conti correnti bancari intestati alle loro aziende. I due condannati sono Riccardo Di Girolamo, 37 anni, e Vincenzo Daniele Marino, di 36. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE