TRAPANI. L’arresto è scattato la sera dell’otto marzo, giornata che celebra la festa della donna. Una sincronia perfetta, anche se casuale, perchè in manette è finito un extracomunitario accusato di tentata violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni personali.
I carabinieri lo ricercavano dallo scorso 15 febbraio, quando una donna - una rumena di 42 anni -, intorno alle 20, si è presentata in caserma raccontando, in lacrime, quello che le era accaduto poco prima nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo. Yemani Girom, 21 anni, di nazionalità eritrea, secondo la testimonianza resa ai militari dell’Arma dalla vittima, l’aveva avvicinata, cercando, poi, di abusare di lei.
Quel giovane non l’aveva mai visto prima. «Mi ha fermata per strada e mi ha trascinata, con forza, all’interno di uno stabile abbandonato» avrebbe detto la donna dell’Est, mostrando i segni di violenza che aveva sul corpo. Ai carabinieri ha anche fornito una accurata descrizione dell’aggressore che, peraltro, era già noto alle forze dell’ordine, avendo alle spalle precedenti di polizia per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. In passato era stato ospite del «Serraino Vulpitta» da dove, però, era stato allontanato per il suo comportamento sempre sopra le righe.
Condotta nell’immobile, la rumena - sempre secondo quanto da lei riferito agli investigatori - è riuscita a divincolarsi e a fuggire.
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