PETROSINO. "Il nemico da abbattere è la mafia. Ostacola lo sviluppo". E' questo il j'accuse lanciato dal Comitato dei giovani agricoltori "10, 100, 1000" recentemente costituito ad iniziativa della locale sezione della Cia (Confederazione italiana agricoltura). L'accusa è stata mossa, in maniera forte, nel corso del dibattito organizzato in occasione dell'8 marzo e al quale hanno partecipato anche molte donne impegnate in agricoltura. E in particolare, accanto ai loro uomini, nella viticoltura, un tempo colonna portante dell'economia petrosilena e marsalese e adesso (ma è così già da alcuni decenni) in profonda crisi.
"In una terra come quella della provincia di Trapani - scrive, in una nota, il responsabile locale della Cia, Enzo Maggio - che è diventata sempre più povera a causa dell'abbandono dei terreni agricoli, ad iniziare dal frumento tanti anni fa, oggi con il vigneto e chissà domani per quali altre colture, le donne vogliono dire la loro di fronte a questo malessere".
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