VITA. Potrebbe trovare la sua chiave di lettura nei contrasti sull’organizzazione della festa della Madonna di Tagliavia, che ci celebra ogni anno nel giorno dell’Ascensione, il macabro avvertimento contro don Antonino Aguanno, parroco di Vita.
Sulla maniglia della porta della canonica era stata attaccata la testa mozzata di un puledro. Destinatario del messaggio proprio il sacerdote che è diventato parroco della piccola comunità di Vita dallo scorso mese di settembre, subentrando a padre Giuseppe Marchello, parroco del paese per oltre 50 anni. «Purtroppo - dice Filippa Galifi, sindaco del comune belicino - ancora oggi qualcuno non ha capito che si tratta di una manifestazione che non deve essere intesa come espressione di potere. È una festa che andrebbe vissuta nel segno della condivisione e della conciliazione».
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