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Alcamo, dipendente sospesa: azione illegittima

I giudici della Corte di appello di Palermo hanno annullato il provvedimento disciplinare inflitto alla dipendente e condannato il Comune a pagare la donna

ALCAMO. Una dipendente del Comune di Alcamo, Annamaria Pizzitola, a distanza di 4 anni dal provvedimento disciplinare inflittole dall’Ente, ha vinto la sua battaglia legale.
I fatti: la dipendente, il 14 dicembre del 2011, nella qualità di amministratrice della cooperativa «Raggio di Sole», in occasione delle operazioni di rilascio di un immobile di proprietà del clero, sino a quel momento adibito (con con contratto di comodato) a sede della cooperativa, si è rifiutata di liberare i locali.

A fronte di tale episodio, nel febbraio dell’anno successivo, il Comune di Alcamo ha comunicato ad Annamaria Pizzitola una contestazione disciplinare per aver «profferito nei confronti dell’amministrazione comunale offese ed ingiurie oltraggiose»; una condotta, secondo l’Ente, portata avanti con «premeditazione» (in quanto la donna ha avvisato la stampa). Nella contestazione il Comune evidenziava che la dipendente ha trasmesso una lettera «dal contenuto diffamatorio... avente ad oggetto la richiesta di un contributo di 40.000 euro... incolpando il sindaco pro tempore «di aver tenuto un comportamento negligente ed imprudente, tanto da comportare la mancata revisione della cooperativa».

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