TRAPANI. L’elemento su cui poggiano gli ergastoli inflitti, nel giudizio di primo grado, a Vincenzo Virga e Vito Mazzara, per l’omicidio di Maurio Rostagno, è la perizia genetica.
Ed è sulla richiesta di una nuova perizia che punta, adesso, il collegio di difesa nel processo di secondo grado. I legali hanno chiesto ed ottenuto dai giudici della seconda sezione della Corte di assise di Appello di Palermo, presieduta da Daniele Marraffa, un rinvio - in concomitanza con la prima udienza tecnica dello scorso 5 febbraio - al 13 maggio.
L’appello entrerà nel vivo, pertanto, a quasi due anni dal pronunciamento della sentenza di condanna dei giudici della Corte di assise di Trapani, presieduta da Angelo Pellino (a latere Samuele Corso). Un processo indiziario, durato più di tre anni, nel corso del quale la Corte ha scandagliato ogni possibile movente, senza escludere nulla.
DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia