MARSALA. La lenta, ma inesorabile, azione di erosione della costa da parte del mare non mostra i suoi effetti solo lungo il litorale sud marsalese. E in particolare, nel tratto di spiaggia accanto l'ex lido Mediterraneo, dove la "casamatta" realizzata in occasione del secondo conflitto mondiale non è più sulla "terraferma" ormai già da qualche anno. Ma anche sul lungomare Boeo. E qui il problema rischia di farsi molto più serio. Tra il museo archeologico di Baglio Anselmi e la chiesa di San Giovanni, infatti, le mareggiate hanno "divorato" il terriccio accanto il marciapiedi esterno alla strada. In un tratto, tra il margine del marciapiede e lo strapiombo sul mare ci sono meno di 50 centimetri. Da un momento all'altro, dunque, il mare potrebbe far crollare anche un pezzo di marciapiede (se non, addirittura, anche di strada) lungo il quale, quotidianamente, parecchi marsalesi passeggiano o corrono . E del resto, non sarebbe neppure la prima volta. Nel maggio 2009, infatti, a non più di 200 metri di distanza, verso Capo Boeo, proprio l'azione di erosione del mare fece crollare la fascia a protezione della strada nel punto in cui era stata parcheggiata un'auto, che fu "inghiottita" dalla voragine improvvisamente apertasi. Il mare, insomma, aveva scavato sotto il marciapiede. Poi, la buca fu riempita con calcestruzzo e ricoperta. Ma il mare non si arrende.