MAZARA. Coinvolto nell'indagine della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura che nel settembre 2014 ebbe come epilogo la condanna, per bancarotta fraudolenta, a due anni di reclusione (patteggiamento) del noto albergatore mazarese Vito Signorello, dalla medesima accusa è stato ora assolto dal Tribunale di Marsala un altro imprenditore mazarese, Gabriele Genna. Per i giudici, in questo caso "il fatto non sussiste".
Il pm Anna Cecilia Sessa aveva, invece, chiesto la condanna a due anni e due mesi di carcere. Per la Procura, infatti, Genna si sarebbe reso responsabile di bancarotta in concorso con Signorello, occultando o distraendo, inoltre, dalla procedura fallimentare della "Oasi Mare" somme provento dell'attività imprenditoriale della "Relax and Glamour", società a responsabilità limitata che a Mazara gestiva, in locazione, il lussuoso Hotel Visir.
A difendere l'imputato assolto sono stati gli avvocati palermitani Marco Zummo e Marco Manno. "La vicenda - spiega Zummo - aveva ad oggetto il contratto di affitto della struttura alberghiera Hotel Visir, di proprietà di Oasi Mare, società fallita, che secondo l'accusa costituiva un atto di distrazione del patrimonio aziendale, in concorso con altri soggetti. Il Tribunale ha, però, stigmatizzato la vicenda accogliendo la tesi difensiva per cui i fatti erano del tutto insussistenti".
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