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Locale "a luci rosse" a Marsala, tutti assolti

MARSALA. Si sgonfia il caso del locale a "luci rosse" Bocca di Rosa. Dopo le assoluzioni in «abbreviato», nel novembre 2014, del 55enne gestore Francesco Panico e della moglie, la 38enne tagika Oksana Vodyants'ka (il pm Anna Sessa aveva chiesto la condanna di entrambi), adesso, il Tribunale di Marsala (presidente Sergio Gulotta, giudici a latere Moricca e Pierini) ha assolto anche gli altri due personaggi coinvolti, nel maggio 2013, nell'operazione dei carabinieri sfociata nella chiusura del locale a «luci rosse» di contrada Digerbato.

Un club all'interno del quale, secondo l'accusa, sarebbe stata favorita la prostituzione.
Ad essere assolti «perché il fatto non costituisce reato» sono stati, adesso, Giovanni Sardo, di 50 anni, e Salvatore Lo Grasso, di 38. Per entrambi, il pm aveva invocato la condanna a 2 anni e 3 mesi di reclusione.

Nel locale, secondo CC e Procura, diverse ragazze ballavano in costumi succinti o in biancheria intima per poi prostituirsi dietro i privè.  Una ventina i clienti, di varia estrazione sociale, sorpresi il sabato sera in cui fecero irruzione i carabinieri del Norm.

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