CASTELVETRANO. Da 12 anni non vede più il suo fratellino Cristian e la sorella Vita. Dalla Germania arriva un accorato appello della sorella Giovanna Sansica che adesso ha 29 anni e vive a Francoforte, dove lavora, ma il suo più grande desiderio è quello di riabbracciare i due congiunti. Lei, originaria di Trapani con il singhiozzo in gola ricorda perfettamente il suo calvario. «Avevo 16 anni, quando per la mia situazione familiare, assieme a mia sorella Vita di quasi cinque anni e mio fratello Cristian di un anno e mezzo ci portarono alla Casa della Fanciulla Catena - ricorda per telefono - poi trasformatasi nell’istituto San Giacomo, nella via Garibaldi a Castelvetrano dove siamo rimasti per quasi due anni ed era l’anno 2002». «Anche se era diverso tra noi il padre biologico il legame tra di noi era tale, che – continua Giovanna - il piccolo mi chiamava mamma». Nel 2004, una mattina, gli assistenti sociali, insieme ai Vigili Urbani portarono,tra lo strazio dei piccoli fratelli, Giovanna a San Cataldo in una Casa Famiglia. Dopo venti giorni le arriva una telefonata della sorellina Vita: «Domani mi portano dalla mamma e papà nuovi»: Giovanna, cercando di dare forza alla sorellina, le rispose di stare tranquilla e che si sarebbero riviste. Quella fu l’ultima volta che la sentì... DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE