MARSALA. Il ministero della Giustizia ha licenziato, ancor prima dell'eventuale sentenza di condanna, l'ex dirigente amministrativo della Procura di Marsala, Antonella La Monica, 44 anni, di Palermo, per la quale la stessa Procura marsalese ha chiesto il rinvio a giudizio per truffa e falso ideologico, aggravati e continuati. Secondo l'accusa, La Monica, che il 29 settembre 2015, era stata sospesa dall'attività di dirigente, quando già da sette mesi ricopriva analogo incarico al Tribunale di Trapani, tra il febbraio 2014 e i primi di marzo 2015, ha commesso i reati contestati chiedendo 117 «buoni pasto» (7 euro ciascuno) attestando di essere rimasta in ufficio, dopo la pausa pranzo, anche nel pomeriggio (per almeno tre ore). Dalle indagini, però, è emerso che spesso, in merito alla sua presenza in ufficio, La Monica avrebbe attestato il falso. In diverse occasioni, infatti, secondo l'accusa nei giorni e negli orari in cui la dirigente attestava di essere in ufficio, in realtà era altrove. Spesso a Palermo, città dove risiede. Analoghi comportamenti vengono contestati anche per il periodo di servizio a Trapani. In questo secondo caso, i «buoni pasto» ottenuti, ma per l'accusa non spettanti, nel periodo marzo-aprile 2015 sono 35. In tutto, dunque, 152. Per un valore complessivo di 1064 euro. L'indagine, coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Antonella Trainito, è stata svolta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala. La notizia del licenziamento, disposto lo scorso 22 dicembre, è emersa oggi nella prima udienza preliminare, nel corso della quale l'imputata ha chiesto di essere processata con rito abbreviato.