
PANTELLERIA. Abusivismo edilizio, deturpamento di bellezze naturali, falso e truffa sono i reati contestati dalla Procura di Marsala a cinque persone di Pantelleria indagate con l'accusa di avere tentato di realizzare, in località Mursia, un dammuso di circa 100 metri quadrati attestando che si trattava della ristrutturazione di un edificio preesistente i cui tetti erano crollati nel corso della seconda guerra mondiale.
Dalle indagini, però, sarebbe emerso che i muri in pietra non erano quelli di un antico dammuso, ma più semplicemente il tipico riparo di un antico giardino pantesco dal vento. Per questo, adesso, è stato notificato l'avviso conclusioni preliminari (atto che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio) alla proprietaria, Bice Loredana Pineda, di 44 anni, nativa di Pantelleria ma residente a Marsala (è moglie di un maresciallo dei carabinieri), il progettista, l'ingegnere Antonello Ferrante di 54 anni, due anziani che per l'accusa avrebbero falsamente dichiarato che un tempo quella era un'abitazione, Francesco e Giovanna Pineda rispettivamente 83 e 92 anni, e il dirigente del VI Settore del Comune di Pantelleria che ha rilasciato la concessione edilizia, l'ingegnere Gaspare Inglese, di 39 anni.
Per la costruzione, la Procura ha disposto il sequestro preventivo (provvedimento convalidato dal gip), ma ciò nonostante i lavori sono proseguiti (copertura di alcuni tetti). Per questo motivo, sono indagati, per violazione dei sigilli, sia la proprietaria che il fratello, Bartolomeo Pineda, di 51 anni.
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