MARSALA. «Ammutinamento» di quattordici infermieri del reparto di Medicina interna dell’ospedale «Paolo Borsellino». Al primario Francesco Cristiano Raimondo, 58 anni, palermitano, contestano un «comportamento ostile» che influirebbe «negativamente» sulla loro serenità. E per questo motivo hanno chiesto di essere trasferiti ad altri reparti. La «richiesta urgente di mobilità interna» è stata formalizzata in un documento della Uil fpl inviato ai direttori sanitari dell’Azienda sanitaria provinciale, Antonio Siragusa, e dell’ospedale, Carmela Maria Riggio, nonché ai responsabili di dipartimento e, per conoscenza, anche all’Ispettorato provinciale del lavoro.
Gli infermieri, si legge nel documento della Uil fpl, «da tempo lamentano pressioni psicologiche all’interno dell’Unità Operativa di appartenenza, che vanno a ledere lo stato di salute degli stessi compromettendo la qualità delle prestazioni sanitarie erogate». Si parla, quindi, di «incompatibilità ambientale e caratteriale tali da ingenerare disorganizzazione e disfunzione sul posto di lavoro». E per questi motivi, si prosegue, «al fine di evitare che i pazienti siano vittime di eventi avversi, per i danni o disagi imputabili, anche se in modo involontario (stress psicofisico continuo e persistente), alle cure infermieristiche prestate durante il periodo di degenza (rischio clinico), gli stessi (e cioè gli infermieri) hanno l’obbligo di denunciare, come previsto dal Codice deontologico, tali malcontenti e discrasie».
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