TRAPANI. Incassati più di 24 milioni dallo Stato, il Libero Consorzio Comunale di Trapani ha estinto mutui per oltre 6 milioni di euro che sarebbero andati a scadenza tra il 2019 ed il 2026, a tassi tra 3,75 e 5,75.
«Un’operazione - chiarisce il dirigente del Settore finanziario dell’ex Provincia regionale, Giuseppe Fundarò - che non incide sul Patto di stabilità. I benefici cominceranno a vedersi già l’anno prossimo perché si liberano risorse per altre utilizzazioni». Il Libero Consorzio Comunale di Trapani si è ritrovato le casse piene dopo che lo Stato gli ha finalmente «girato» i 24 milioni e 600 mila euro circa che vantava nei confronti del Ministero dell’Interno per trasferimenti erariali pregressi non erogati relativi agli anni che vanno dal 1996 al 2006. Una vicenda che risale al mese di gennaio del 2011 quando il Dipartimento della finanza locale del Ministero dell’Interno accreditò nelle casse dell’allora Provincia (era ancora in carica l’amministrazione presieduta da Mimmo Turano) 11 milioni di euro, come acconto del credito vantato dall’Ente che complessivamente sarebbe stato di 35 milioni.
Il trasferimento avvenne in maniera parziale sulla base della prassi di liquidare il totale solo a quegli Enti che avessero dimostrato l’oculatezza della gestione finanziaria. Una verifica effettuata, assieme al dirigente del Settore Finanze Stella Marino, dall’allora ufficio di staff del presidente diretto da Antonio Galfano documentò che la Provincia si trovava nella condizione di Ente «virtuoso». E da qui il diritto ad avere erogati i restanti 24 milioni e 600 mila euro.
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