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Mazara, due medici a giudizio per il coma di un paziente

MAZARA DEL VALLO. Per lesioni personali colpose gravi, il gup di Marsala Riccardo Alcamo ha rinviato a giudizio due medici dell'ospedale «Abele Ajello» di Mazara del Vallo (Tp): M. A. C., di 51 anni, e F. Q., di 64. Ai due medici, il 9 settembre 2010 rispettivamente di turno al reparto di Pneumologia e al Pronto soccorso, si contesta di aver provocato, per «negligenza, imprudenza e imperizia, nonchè inosservanza delle regole medico chirurgiche», lo stato di coma a un paziente (l'allora 54enne Antonino Santo, di Petrosino, affetto da SLA e tracheostomia) trasportato al nosocomio perchè non riusciva quasi più a respirare in quanto il ventilatore domiciliare era andato in tilt a causa una temporanea interruzione dell'energia elettrica.

A fronte delle persistenti difficoltà respiratorie, secondo l'accusa, i due medici non avrebbero proceduto «alla disostruzione della cannula tracheostomica, perseguendo l'errata ipotesi che ricollegava i disturbi respiratori al malfunzionamento del ventilatore».

Antonino Santo, a causa di un'altra crisi, morì il 17 gennaio 2013. E per il decesso, nell'ambito dello stesso procedimento era stato chiesto anche il rinvio a giudizio, per omicidio colposo, anche del medico del 118, P. V., di 59 anni, intervenuto a casa del Santo su
richiesta dei familiari. Era accusato di non aver disposto l'immediato ricovero del paziente in ospedale. Processato con rito abbreviato, il medico è stato, però, assolto dal gup Riccardo Alcamo.

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