MARSALA. In piazza della Vittoria (area fuori Porta Nuova) non ci sono solo i «giardini» vandalizzati. C’è anche l’unico monumento «compiuto» dedicato dalla città a Garibaldi, un busto in marmo, che da qualche tempo mostra, da un canto, i segni del tempo che passa e, dall’altro, lo scarso rispetto che alcuni hanno nei confronti dell’Eroe dei due mondi. Tra il busto e la base sui cui è posto, infatti, crescono erbacce, mentre le lastre in marmo della struttura iniziano a mostrare crepe. C’è poi chi, alla base del monumento, frantuma bottiglie di alcolici, i cui cocci sono abbandonati nell’aiuola attorno. Le solite «bravate», come quella dei tufi posti «a secco» come base delle piante dell’area a verde realizzata all’inizio del 2013 dall’amministrazione Adamo, divelti e gettati a terra. L’intera area fuori Porta Nuova, insomma, avrebbe bisogno di maggiore attenzione. È quanto lamentano tanti residenti. «Interverremo per ripristinare quanto è stato danneggiato - ha già assicurato l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Salvatore Accardi - Lo faremo non appena avremo risolto altre priorità. È chiaro, però, che provvederemo. Non lasceremo così la piazza, nonostante le difficoltà che talvolta ha un ente pubblico quando si tratta di procedere a manutenzioni. Questa piazza dovrà diventare un tutt’uno con il vicino parco archeologico e così com’è non può. Dobbiamo decidere cosa fare, ma sicuramente, superate le attuali emergenze e priorità, ci occuperemo della sistemazione di quest’area. Non solo nel giardino, ma sull’intera zona di Porta Nuova». Dalla quale, un tempo, uscendo dal «Cassero» (via XI Maggio), si continuava a passeggiare lungo l’asse di viale Vittorio Veneto, poi chiuso dopo la scoperta del Decumano Massimo, per arrivare al «Ferro di cavallo» sul lungomare. Un lungo asse tanto caro a intere generazioni di marsalesi, che adesso si sentono defraudati di un pezzo importante di città.