ALCAMO. Fuoco in piazza Ciullo e in piazza della Repubblica, ad Alcamo, all'alba di oggi. Anneriti dalle fiamme la parte esterna dell'ingresso del Municipio (soltanto danni lievi al portone in legno), una piccola area della pavimentazione a pochi metri di distanza sul versante est della piazza stessa, così come tra piazza della Repubblica e Piano Santa Maria una parte del marciapiede e una cabina telefonica, proprio sotto una delle telecamere per la videosorveglianza pubblica. Si sono notati, lì in piazza della Repubblica, a pochi centimetri di distanza, a terra, anche cocci di vetro che sembrano frantumi di una o più bottiglie.
Gli interventi di spegnimento sono stati effettuati dai vigili del fuoco intorno alle 6 e si sono recati sui luoghi, per le verifiche, anche la Polizia municipale e i Carabinieri, che stanno indagando per individuare chi si è reso responsabile di tali atti. Secondo il dirigente la Polizia municipale Giuseppe Fazio, sarebbero state scagliate delle bottiglie contenenti liquido infiammabile, dando fuoco ai tre suddetti punti del centro storico. Il capitano dei Carabinieri di Alcamo, Savino Capodivento, conferma che anche davanti all’ingresso del Municipio, al momento dell’intervento dei vigili del fuoco del locale distaccamento, sono stati trovati a terra cocci di vetro, verosimilmente di una o più bottiglie. Non è esclusa alcuna pista investigativa, ma i Carabinieri sembrano al momento propendere nell’inquadrare l’accaduto come una serie di bravate da parte di due giovani teppisti, che avrebbero agito parzialmente incappucciati. In parte, i loro vo ti sarebbero riconoscibili ma sono in corso verifiche. Per le indagini ci si sta servendo delle immagini registrate tramite il sistema di videosorveglianza pubblica e potrebbero essere d’ausilio anche quelle di videosorveglianza privata.
Oggi a mezzogiorno, intanto, è arrivato un primo messaggio dall’ex sindaco Sebastiano Bonventre, dimessosi nel mese di giugno scorso. Il Comune di Alcamo è tuttora commissariato da Giovanni Arnone. “Giunga a tutti i servitori della collettività di Alcamo, siano essi dipendenti o eletti nonché al commissario Arnone – sono le parole di Bonventre – la mia più piena e convinta solidarietà per la vile intimidazione perpetrata stamattina a Palazzo di Città”. Ma è ancora presto, secondo gli inquirenti, per definire “intimidazione” quanto è avvenuto. Le indagini sono a trecentosessanta gradi.
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