MARSALA. La Procura ha chiesto che venga processata, per truffa e falso ideologico, aggravati e continuati, la 44enne palermitana Antonella La Monica, ex dirigente amministrativo dello stesso ufficio investigativo, che lo scorso 29 settembre è stata sospesa dall'attività di dirigente, quando già da sette mesi ricopriva medesimo incarico al Tribunale di Trapani. La prima udienza preliminare davanti al Gup per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio è stata fissata per il 7 gennaio. Secondo l'accusa, l'ex dirigente avrebbe "barato" sui buoni-pasto. Nell'arco di circa un anno, a Marsala, ne ha chiesti 117 (7 euro ciascuno) "senza averne diritto". Poi, dall'indagine (condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura) è emerso che Antonella La Monica avrebbe tenuto analoghi comportamenti anche nel periodo di servizio a Trapani. In questo secondo caso, i "buoni pasto" ottenuti, ma per l'accusa non spettanti, nel periodo marzo-aprile 2015 sono 35. In tutto, dunque, 152. Per un valore complessivo di 1064 euro. L'indagine è stata coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Antonella Trainito. Il dirigente amministrativo è il funzionario di più alto livello all'interno di un ufficio e non ha l'obbligo di "timbrare il cartellino".