TRAPANI. Intitolata al giudice Alberto Giacomelli ucciso dalla mafia quando ormai era in pensione, il 14 settembre 1988, nei pressi della sua abitazione di campagna, un'aula del secondo piano del Palazzo di Giustizia. La lapide, con la dicitura "Aula presidente Alberto Giacomelli" è stata scoperta dal presidente del Tribunale Roberto De Simone e dal presidente dell'Ordine degli avvocati Umberto Coppola, al termine di una cerimonia alla quale hanno partecipato anche i figli di Giacomelli, Giuseppe e Fausta. Nel 21° anniversario dell'omicidio, sindaco Mimmo Fazio, era stata apposta una targa nello spiazzale tra il Palazzo di Giustizia ed il Bastione dell'Impossibile. "Però oggi - ha detto l'ex presidente del Tribunale, Mario D'Angelo - si pone rimedio ad un'omissione.
Non era giusto che non vi fosse, in tribunale, una testimonianza di quella consapevolezza del dovere, senza guardare in faccia a nessuno, che caratterizzava la sua attività". Ma quale fosse la sensibilità di Giacomelli nei confronti dell'incolpato che giudicava lo ha sottolineato il gup Antonio Cavasino, dicendo, appunto, che "ai magistrati più giovani insegnava l'etica e, con essa, il rispetto per l'imputato".
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