TRAPANI. Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto per il reato di omicidio, aggravato dal metodo mafioso, nei confronti di Nicolò Nicolosi, di Calatafimi, nel trapanese, e Attilio Fogazza, di Salemi, per l'omicidio di Salvatore Lombardo, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che il 21 maggio 2009, veniva mortalmente ferito da alcuni colpi di fucile calibro l2, mentre si trovava presso il bar Smart Caffè di Partanna (Tp). Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto, Maria Teresa Principato, e dai pm Carlo Marzella e Francesco Grassi, della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. L'arresto è stato eseguito dagli agenti delle Squadre Mobili di Palermo e Trapani e dai militari del Roni del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trapani, impegnati nell'ambito della ricerca del boss latitante Matteo Messina Denaro. Gli investigatori hanno scoperto che la vittima sarebbe stata punita per uno sgarro alla famiglia mafiosa. Salvatore Lombardo, infatti, era sospettato di essere l'autore del furto di un camion di merce ai danni del supermercato Despar di Partanna, gestito di fatto da Giovanni Domenico Scimonelli. La sua uccisione avrebbe rappresentato, in sostanza, la criminale punizione per l'ipotizzato «irrispettoso» atto. Scimonelli, lo scorso 3 agosto, è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita nell'ambito dell' operazione «Ermes», per avere fatto parte della famiglia mafiosa di Partanna e posto in essere condotte dirette sia a curare la latitanza del capo della provincia mafiosa di Trapani, il boss Matteo Messina Denaro, sia a consentire al latitante e al reggente del mandamento mafioso di Mazara del Vallo, Vito Gondola, l'esercizio delle rispettive funzioni apicali.