CASTELVETRANO. «Non luogo a procedere per prescrizione dei reati». I troppi anni trascorsi, infatti, e la riduzione dei tempi di prescrizione approvati dal Parlamento durante i governi Berlusconi, hanno avuto l’effetto di annullare il processo relativo al caso della contestata truffa ai danni dello Stato (commessa, secondo l’accusa, attraverso i meccanismi della legge 488/92) nel corso della realizzazione del «Selinunte Beach Hotel».
E così, ieri, il Tribunale di Marsala (giudice Giacalone), non ha potuto fare altro che accogliere la richiesta avanzata dallo stesso pm. Anche se la difesa (avvocati Vincenzo Basile, Giuseppe Bongiorno, Paolo Paladino, Giovanni Lentini, Massimo Mattozzi e Giovanni Messina) aveva chiesto un’assoluzione piena nel merito. In caso di prescrizione, infatti, gli imputati, evitata la condanna penale, rischiano però di andare incontro a una serie di conseguenze di natura amministrativa. In subordine, la difesa si accontentava della prescrizione, che adesso, di fatto, ha vanificato il lavoro dalla Guardia di finanza di Castelvetrano.
«Attendiamo di conoscere le motivazioni della sentenza - dichiara l’avvocato Bongiorno - per capire se il giudice si è pronunciato anche nel merito delle accuse. Per noi questo è importante».
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