MAZARA. Lo spostamento di un dirigente dal laboratorio di analisi di Mazara presso quello di Castelvetrano, provocherebbe, stante la carenza di personale preso i due laboratori, la cessazione dell’attività di laboratorio per tre, quattro notti a settimana sia nell’ambito dell’area di emergenza – urgenza di Mazara e sia presso il poliambulatorio ospedaliero di Castelvetrano.
A segnalare la situazione che si potrebbe creare è il sindacato Feder sanità con il suo segretario aziendale, Calogero Rizzo. «Se tutto ciò venisse confermato – scrive in una nota Calogero Rizzo - si tratterebbe di un inaccettabile depotenziamento delle due strutture con notevoli rischi e disagi per gli utenti dei pronto soccorso e dei reparti (in primis quelli con attività chirurgica)». «Nella migliore delle ipotesi - continua Rizzo - si avrebbe un notevole intasamento dei pronto soccorso, nella peggiore rischi anche gravi per la salute dei cittadini con conseguente classica ricerca di colpevoli».
Poi si pone un interrogativo: «Siamo passati dal proclama di centinaia di assunzioni alla chiusura seppur parziale di servizi essenziali per carenza di personale? Tutto ciò è alquanto mortificante. Soluzioni del genere possono essere accettate per brevi lassi di tempo e per evenienze eccezionali ma non possono diventare la regola. A suo tempo Feder sanità aveva paventato il timore che l’istituzione degli Ospedali Riuniti fosse un escamotage per ovviare alla carenza di personale, oggi questo sospetto è quasi una certezza».
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