CASTELVETRANO. Truffa in danno di ente pubblico, con l'aggravante di aver commesso il fatto con abuso dei poteri connessi alla pubblica funzione, nonchè falso ideologico: sono i reati contestati a Giuseppe Barresi, 59 anni, dirigente del Comune di Castelvetrano (Tp), responsabile dell'ufficio anagrafe, rinviato a giudizio dal gup di Marsala Annalisa Amato. Secondo l'accusa - il processo inizierà l'11 gennaio 2016 - Barresi avrebbe falsamente attestato la coabitazione con l'anziana madre (L.B., di 90 anni), in situazione di handicap grave e bisognosa di continue cure e assistenza, allo scopo di rimanere a casa, incassando ugualmente lo stipendio, beneficiando della norma che prevede il congedo straordinario retribuito, fino al massimo di 24 mesi, per quei lavoratori che convivono con un parente disabile grave. Ma dall'indagine, condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza, sarebbe emerso che Barresi avrebbe continuato a vivere con moglie e figli nella sua abitazione, in via Ammiraglio Rizzo, e non in quella della madre, in via XXIV Maggio, dove invece vive la sorella. Il formale cambio di domicilio l'avrebbe ottenuto, secondo l'accusa, proprio grazie poteri che gli derivavano dalla sua carica dirigenziale al Comune di Castelvetrano. Il congedo straordinario retribuito ottenuto dal Barresi è relativo al periodo compreso tra l'1 febbraio 2015 e il 31 gennaio 2017.