CAMPOBELLO DI MAZARA. Una consulenza tecnica difensiva, eseguita dal geometra Antonino Gulotta, potrebbe ribaltare le conclusioni dell'accusa nel processo che, per abuso d'ufficio e tentata concussione, vede imputato l'ex sindaco di Campobello di Mazara Ciro Caravà. Alla sbarra anche alcuni funzionari comunali, un tecnico privato e il proprietario di un terreno. Secondo l'accusa, Caravà e alcuni funzionari comunali, nel 2008, con il rilascio di una concessione edilizia avrebbero consentito a Salvatore Cappellino di realizzare delle opere ricadenti in parte su un terreno non di sua proprietà, ma di Maria Laura Stella e Gaspare Passanante. Furono questi ultimi a sporgere denuncia. Adesso, però, in Tribunale, il geometra Gulotta ha spiegato che, misurato il terreno dei Passanante, l'estensione risulta conforme a quella dell'atto. Già nel 2006, poi, il muro che separa le due proprietà risultava come limite in una scrittura tra le parti. Ai Passanante, insomma, non sarebbe stato "rubato" terreno. Gulotta, infine, ha detto che gli accertamenti effettuati dal consulente dell'accusa sono stati eseguiti su una aerofotogrammetria "ribaltata", senza che nessuno se ne accorgesse.