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Stop ai rifiuti in discarica per i comuni morosi nel Trapanese

TRAPANI. Il decreto è stato notificato nel tardo pomeriggio di martedì, arrivato in tutti gli undici comuni dell’Ato Tp2 e al Comune di Trapani, perché titolare della discarica. La Regione ha dato il via libera al conferimento - sino a gennaio 2016 - dei rifiuti prodotti negli undici comuni del vecchio ambito Tp2 nella nuova vasca costruita in contrada Borranea nel capoluogo di provincia.

Il via libera della Regione, però, per i Comuni non è stato proprio il lascia passare per togliere l’immondizia dalle strade, perché ora “Trapani Servizi” (società privata a partecipazione pubblica) fa entrare in discarica solo i mezzi che provengono dagli enti locali che hanno saldato i debiti per i precedenti conferimenti (almeno così c’è scritto nel contratto inviato ieri a tutti i comuni). Ieri mattina hanno varcato i cancelli solo i camion di Santa Ninfa, Gibellina e Salemi. Gli altri otto comuni dovranno dapprima pagare i conti. E l’immondizia che si è accumulata nelle strade quanto dovrà stare ancora lì? I tempi non sono certi, perché ora la situazione si è complicata.

Ad aggrovigliare di più la matassa di questa calda, quanto difficile, situazione dei rifiuti negli undici comuni dell’Ato Tp2 c’è anche la protesta dei dipendenti che da tre mesi non prendono lo stipendio. Alcuni comuni non hanno pagato le fatture del servizio (in parte vengono contestate), altri, invece, si ritrovano i conti correnti pignorati dai creditori della società in liquidazione.

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