TRAPANI. Sulla sua pagina di Facebook ha postato la foto di un posteggiatore abusivo fermato e multato dagli agenti della polizia municipale, ma è stato querelato, per violazione della privacy, dall’interessato: un trapanese di 30 anni, coinvolto nel blitz eseguito dai vigili urbani. Per l’autore dello scatto, il sostituto procuratore Marco Verzera ha chiesto l’archiviazione in quanto, a suo dire, la persona immortalata non è riconoscibile e di conseguenza non potendo essere identificata non ha subito alcun danno. Caso chiuso? Nient'affatto. Il posteggiatore abusivo, infatti, tramite il suo legale, avvocato Michelangelo Marino, ha presentato opposizione alla richiesta avanzata dalla Procura, facendo leva sulla circostanza che casi simili, in altre città italiane, hanno avuto esito favorevole per il querelante. La vicenda, pertanto, resta ancora aperta.
Il posteggiatore abusivo era stato fermato, lo scorso mesi di ottobre, dai vigili urbani nel corso di un blitz eseguito a piazzale Ilio. In quella circostanza vennero multati quindici persone che chiedevano soldi agli automobilisti che lasciavano la loro auto nel piazzale.
Durante l’operazione eseguita dagli agenti della polizia municipale un trapanese ha scattato la «foto della discordia», pubblicandola poi nella sua pagina di Facebook, raccogliendo commenti disparati, alcuni dei quali sopra le righe. L’intervento della polizia locale per liberare strade e piazze dagli abusivi in città ha raccolto, soprattutto su Facebook, il plauso da parte dei cittadini stanchi di dover pagare una sorta di «pizzo» per il parcheggio.
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