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Protesta a Catalafimi: "Chiudere il centro immigrati"

CALATAFIMI. A contrada Sasi la tranquillità non è più di casa. La quiete dei residenti, in questa frazione lontana dal centro cittadino, da alcune settimane è turbata dai diversi episodi di violenza che si sarebbero verificati a causa della presenza dei minori extracomunitari ospitati dalla struttura “Le Rondini”. A sollevare la questione e a farsi latore delle lamentele dei residenti, è stato, per primo, il consigliere comunale Vanella, il quale ha presentato, in una delle ultime sedute consiliari, una interrogazione al sindaco Sciortino chiedendo di prestare particolare attenzione e ad informare il prefetto dei disordini.

Ora è il Comitato dei residenti a chiedere al sindaco la chiusura della struttura. I residenti, che hanno sottoscritto una petizione, lamentano il fatto che “l’incolumità dei cittadini risulta essere gravemente intaccata da episodi sempre più violenti e intollerabili”. Da quanto si evince dalla stessa lettera, “i residenti risultano essere testimoni oculari di tali atti”, tra i quali vengono annoverati il girovagare di un ospite all’esterno della struttura con un coltello in mano, le minacce che sarebbero state rivolte ad un operatore con una bottiglia rotta e un atto di violenza nei confronti di un altro ospite che ha avrebbe mandato in stato di shock una operatrice. “Da fonti attendibili – scrivono - risulta inoltre che alcuni ospiti della struttura siano maggiorenni, in palese illegittimità rispetto agli obblighi formali di affidamento della cooperativa”.

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