MARSALA. Rompono una delle finestre di un capannone industriale, entrano dentro per rubare il rame, poi appiccano il fuoco per estrarre il metallo dalle guaine ma provocano un incendio che in poco tempo diventa indomabile. Così sono costretti a darsi alla fuga. È questa la plausibile ricostruzione effettuata dai carabinieri della Compagnia di Marsala diretti dal capitano Carmine Gebiola in merito a quanto avvenuto nelle scorse ore all’interno di un capannone industriale che si trova in contrada Ciancio, non lontano dalla via Favara, nella periferia sud del Marsalese.
Si tratta di una azienda che produce buste e sacchetti. A finire in fiamme è stato un capannone prefabbricato. La ditta è composta da due corpi di fabbrica: quello anteriore e uno gemello che si trova dietro il primo. È stato quest’ultimo ad essere incendiato. Grande circa novecento metri quadri, veniva utilizzato come deposito di macchinari, molti dei quali dismessi, ma accoglieva anche attrezzi ed utensili utili per la fabbrica. Secondo l’ipotesi degli investigatori, i malviventi si sarebbero introdotti nella struttura industriale attraverso una finestra laterale che infatti è stata trovata rotta. Una volta entrati, i responsabili hanno tagliato i cavi elettrici del padiglione e anche i tanti fili delle macchine che vi si trovavano all’interno.
DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia