MARSALA. Lo spaccio della droga nel "quadrilatero" fra Castelvetrano, Partanna, Campobello di Mazara e Marsala, negli anni tra il 2008 e il 2009, è l'oggetto di un processo, ormai alle ultime battute, che davanti il Tribunale marsalese (presidente del collegio Riccardo Alcamo) vede imputate 24 persone. Ieri, con l'arringa dell'avvocato Giuseppina Ganci, difensore del 36enne palermitano Salvatore Musso, si è conclusa la lunga fase dedicata ai legali della difesa. Il 27 novembre, dopo le repliche del pubblico ministero, che ha già chiesto la condanna degli imputati a pene di varia entità, e le eventuali controrepliche difensive, potrebbe essere emessa la sentenza. L'indagine sfociata nel dibattimento è stata svolta dai carabinieri della Compagnia di Castelvetrano, che a più riprese, a seguito di intercettazioni telefoniche dalle quali apprendevano che era in arrivo qualche carico di droga, hanno effettuato arresti e sequestro di stupefacenti. Anche se, adesso, in carcere (ma nell'ambito di un'altra inchiesta) è rimasto un solo imputato: il palermitano Salvatore Musso, più volte arrestato, negli anni scorsi, sempre per fatti di droga, da polizia e carabinieri. Con Musso, alla sbarra, sono i castelvetranesi Giovanni Messina, di 27 anni, Pietro Rosciglione, di 28, Fiorella Nardelli, di 26, Michele Vincenzo Vaiana, di 27, Gaetano Fasulo, di 41, Francesco Favara, di 25, Calogero Clemente, di 28, Gaspare Arimondi, di 41, Maurizio Pisciotta, di 29, Giuseppe Giovanni Romeo, di 25, Nicolò Aspano, di 27, Giuseppe Tummarello, di 29, Riccardo Puccio, di 27, Daniele Gentile, di 32, Fabio Barone, di 32, Gaspare Tortorici, di 26, Giuseppe Crescente, di 34, e Tonino Maggio, di 25, il marsalese Giovanni Angileri, di 51, anch'egli residente a Castelvetrano, i campobellesi Nicolò Passanante, di 53, Gaetana Corso, di 44, e Baldo Moceri, di 40, e infine Massimiliano Vespertino, di 26, di Partanna.