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Trapani, la piscina olimpionica rischia di restare chiusa

Liti e dissapori tra le due società natatorie potrebbero portare allo scioglimento dell’Ati costituita per gestire l’impianto

TRAPANI. La piscina olimpionica a rischio chiusura. L’Aquarius, una delle due società che gestisce l’impianto attraverso una Ati, infatti, ha avviato le procedure per uscire dall’associazione temporanea di imprese con la quale il Comune ha firmato la convenzione per la gestione dell’impianto. E, così, se questa procedura dovesse andare fino in fondo, la convenzione decadrebbe «con il rischio che l’impianto verrebbe vandalizzato. E noi faremo di tutto affinché questo non accada», precisa Caterina Bulgarella, assessore comunale allo sport.
Il primo ad affrontare il problema legato alla piscina olimpionica ed alla sua gestione è stato il consigliere Domenico Ferrante, nel corso dell’ultima seduta dei lavori d’aula. «Alla commissione è giunta una nota da parte di una delle società — ha spiegato Ferrante —, nella quale vengono evidenziate delle difficoltà tra le stesse. E per questo chiedo all’amministrazione di intervenire perché il prezzo di questi dissapori non possono essere pagati dalla cittadinanza. L’amministrazione se ne sta lavando le mani quando, invece, dovrebbe intervenire».
A formare l’Ati sono state l’Aquagym, con il 51 per cento, e l’Aquarius con il 49 per cento, peraltro le due società di nuoto presenti in città.

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