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Mafia, pregiudicato trapanese arrestato a Imola

IMOLA. Arrestato a Imola dai carabinieri  di Bologna Paolo Messina, originario di Campobello di Mazara  (Trapani), area considerata cuore pulsante della struttura  criminale di appoggio della latitanza di Matteo Messina Denaro,  e residente da anni nel comune del Bolognese.  Il provvedimento di arresto, emesso dalla Procura Generale  della corte d'Appello di Palermo, deriva dall'esecuzione di una  sentenza divenuta definitiva a giugno 2015, che condanna  Messina, 58enne, a 9 anni e 6 mesi di reclusione per reati di  droga e detenzione abusiva di armi commessi tra febbraio 2005 e  luglio 2006 a Campobello di Mazara, Napoli, Palermo, Parma e in  Spagna.

Già a luglio 2010 Messina era finito in manette con  altre 12 persone nell'ambito dell'indagine dei carabinieri di  Palermo denominata Bogota, nella quale erano coinvolte anche  tre persone di Parma, 'cellulè in collegamento con il siciliano  per lo spaccio in Emilia-Romagna. Messina è ritenuto dagli  investigatori in contatto con gli ambienti della criminalità  organizzata di Campobello di Mazara, area ricompresa nel  cosiddetto 'mandamentò di Castelvetrano, il cui boss Matteo  Messina Denaro è da anni il ricercato numero uno tra i latitanti  mafiosi. Ora si trova nel carcere bolognese della Dozza.

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