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Centro di accoglienza nella casa confiscata a Marsala

Acquistati gli arredi, in dirittura d’arrivo la trasformazione dell’immobile di contrada Berbarello: ospiterà minori stranieri

MARSALA. Aggiudicato l’appalto per l’acquisto degli arredi, è ormai in dirittura d’arrivo l’iter per la trasformazione di un immobile di contrada Berbarello confiscato alla mafia in casa di accoglienza per «minori extracomunitari non accompagnati». A fornire tavoli, sedie, divani e altro sarà la ditta «Bruno Giovanna» di Paceco. La spesa è di circa 15 mila euro. Ben più consistente, invece, sul piano economico, era stato l’intervento per la ristrutturazione dell’edificio. A tal fine, infatti, il ministero dell’Interno aveva assegnato al Comune un finanziamento di 846.794 euro, anche se poi la spesa complessiva è stata di 714 mila.

I lavori furono appaltati, un anno fa, dal Comune all’impresa «Farc» di Alcamo, che vinse la gara offrendo un ribasso del 34,5087% sulla base d’asta di 362.525 euro. Al secondo posto, con un ribasso del 34,5081%, si era piazzata la Bcs Costruzioni. L’intervento rientra nell’ambito del progetto «Le Saline 2», previsto nel Pon Sicurezza del Consorzio trapanese per la Legalità e lo Sviluppo, cui aderisce il Comune di Marsala.

 

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