TRAPANI. La “Regina dell’accoglienza”, come ama definire Trapani il prefetto Leopoldo Falco, ha tutti i centri saturi – ieri erano presenti 2344 immigrati a fronte di una capienza ricettiva di 2314 unità – e può fungere, ormai, solo da “corridoio” verso il Nord Italia.
Negli ultimi mesi i posti disponibili sull’intero territorio provinciale sono gradualmente diminuiti di quasi il 10% , come conseguenza dell’adeguamento delle strutture ai nuovi parametri stabiliti dalla Regione. Ma anche i trasferimenti comportano non poche difficoltà: “Grazie a una convenzione con due ditte private – spiega il prefetto – disponiamo di 11 pullman; sembrano molti ma, in effetti, a volte, non bastano. Trasferire queste persone in Piemonte significa impegnare i mezzi (andata e ritorno, ndr) cinque giorni. E se in questo lasso di tempo dovessero esserci nuovi sbarchi non sapremmo come fronteggiare l’emergenza. Una difficoltà – aggiunge – che vivono tutte le prefetture siciliane: gli oneri sono a carico nostro. Non ho mai visto arrivare un pullman dal Piemonte per darci una mano. Siamo noi che dobbiamo provvedere al trasferimento”.
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