TRAPANI. Almeno la metà degli immigrati, ospiti nei centri del trapanese, auspica, dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, di rimanere in Sicilia per lavorare in agricoltura. Il dato emerge da un sondaggio, compiuto tra gli ospiti, dai mediatori culturali. “Probabilmente – dice il prefetto Leopoldo Falco – l’orientamento di rimanere in Sicilia, per molti immigrati, deriva dal fatto che, dalle nostre parti, si riesce a vivere con meno soldi e, quindi, chi trova un’occupazione ha maggiori possibilità di accumulare risparmi e di mandarli alle famiglie nei Paesi di origine”. Mercoledì scorso, nelle 31 strutture (Centi di accoglienza straordinaria, Cas), si contavano 2.344 presenze, comprese 40 donne. Ci sono poi gli ospiti degli Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e le strutture ad hoc per minori. In tutto qualche centinaio di persone che va ad aggiungersi alle cifre ufficiali fornite dall’Ufficio territoriale del governo; il numero esatto è difficile da stabilire in quanto è un settore non gestito dalla Prefettura.