TRAPANI. A tradirlo sono stati i suoi capelli folti e ricci. Individuato e arrestato, dalla polizia, lo scafista che era al timone del barcone con a bordo 550 migranti condotti a Trapani, dopo essere stati soccorsi al largo delle coste libiche. In manette è finito il senegalese Haroun Thiare di 18 anni. Adesso è rinchiuso nelle carceri di San Giuliano, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’arresto è scattato a conclusione di una indagine-lampo, avviata dagli agenti della Squadra mobile della questura del capoluogo, non appena i profughi, uomini, donne e bambini, provenienti dalla Siria, dal Ghana, dal Pakistan, dal Bangladesh, della Nigeria, dal Marocco e dalla Tunisia, sono sbarcati al molo Ronciglio. A condurli nel porto del capoluogo è stata una nave militare irlandese che li aveva recuperati nel canale di Sicilia, a circa 40 miglia dalla Libia.
Ascoltati dai poliziotti, gli extracomunitari hanno riferito di essere salpati dalla costa libica, tra martedì e mercoledì scorsi, pagando per il viaggio 1000-1500 euro a testa. Hanno anche aggiunto che a condurre l’imbarcazione era un giovane senegalese dai «capelli folti e ricci», scelto dai trafficanti di uomini in quanto abile nella navigazione.
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