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Dopo 8 anni sarà riassunta, Comune di Castelvetrano condannato

Il Tar dà ragione a Rosaria Maria Raccuglia: aveva i requisiti per vincere il posto di funzionario di vigilanza

CASTELVETRANO. Il Tar della Sicilia dopo otto anni dà ragione alla vigilessa in servizio presso il comune di Castelvetrano, Rosaria Maria Raccuglia che aveva presentato opposizione al Tribunale amministrativo di Palermo, avverso la nomina a funzionario di Vigilanza,appartenente al profilo D3, facenti funzione di coordinamento e comando dei Vigili Urbani di Castelvetrano, assegnato nel 2007 dall’amministrazione comunale dell’epoca a Giovanni Catalano, attualmente in carica.

Rosa Maria Raccuglia,in servizio presso il Comando dei Vigili Urbani di Castelvetrano, con la qualifica di Istruttore di vigilanza di settimo livello, ricorreva al Tar, nel 2007, subito dopo il risultato del concorso interno, riservato ai soli dipendenti di ruolo,purchè muniti di laurea, per la cosiddetta «procedura verticale» che in mancanza di un comandante di ruolo fa assumere funzioni di coordinamento. Gli unici due partecipanti del concorso erano Giovanni Catalano e la ricorrente.

 

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