VALDERICE. Il Governo nazionale diffida il Comune di Valderice alla trasmissione degli atti e precisamente chiede gli elaborati progettuali dell’intervento riguardante l’adeguamento dell’impianto di depurazione della contrada «Anna Maria» e del completamento della rete fognaria, pena la nomina di un commissario straordinario. L’amministrazione comunale, però, aveva già predisposto tutti i provvedimenti necessari ed era solo in attesa di alcuni pareri quali ad esempio quello del 10 agosto scorso dell’Agenzia regionale per il Territorio e l’Ambiente.
C’è da dire preliminarmente che si tratta di un progetto che adesso ammonta a 4 milioni e 116 mila euro,(di cui 2 milioni e 926 mila per lavori e gestione dell’impianto, 100.000 euro per oneri per la sicurezza, 404 mila euro per costo della mannodopera ed un milione e 189 mila euro quali somme a disposizione dell’amministrazione) contro i 3 milioni e 430 mila euro finanziati nel 2012 dal Cipe. Di conseguenza - in base ad un provvedimento dell’amministrazione comunale valdericina - è stato deciso che la differenza della somma tra quella finanziata e quella adesso necessaria sarà messa a disposizione dal Comune pedemontano, gran parte della quale con avanzo di amministrazione.
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