TRAPANI. «La città e le frazioni in balia del degrado e dei vandali»: a lanciare l’allarme è l’associazione «Progetto Trapani». Nella frazione di Rilievo i «soliti ignoti» hanno preso di mira il parco-giochi. Risultato, panchine divelte e altalene asportate, mentre campane e cassonetti per la raccolta dei rifiuti sono stati bruciati, nella zona del campo Coni. «Le altalene - sostiene l’avvocato Vincenzo Maltese - mancano anche alla villa comunale Margherita, nonostante le rassicurazioni del sindaco». Il riferimento è alla risposta che nei mesi scorsi Vito Damiano diede ad un bambino di 10 anni che in una lettera indirizzata al primo cittadino aveva denunciato lo stato di abbandono in cui versano i giardini pubblici, lamentandosi, in particolare, per la mancanza di giochi. «Lo accontenteremo subito», disse Vito Damiano. Se il bimbo dovesse ritornare alla villa, però, resterebbe deluso. «A ciò - riprende l’avvocato Maltese - si aggiungono i rifiuti abbandonati all’interno della villa Pepoli e si comprende come ci sia bisogno di cambiare passo». Frattanto, decine di foto sono state inviate dai residenti nella frazione di Rilievo all’associazione. «I cittadini - dichiara Maltese - ci hanno chiesto di intervenire sullo stato di degrado e abbandono in cui versa il parco giochi della piazza». Facendosi portavoce delle istanze degli abitanti della piccola contrada, l’avvocato chiede «che dopo Ferragosto, venga disposta la sostituzione dei giochi con nuove attrezzature ludiche e che vengano intensificati i controlli e le denunce da parte di tutti: cittadini, forze dell’ordine, ma anche degli operatori ecologici che spesso fanno finta di non vedere i danneggiamenti di luoghi aperti al pubblico o la presenza di discariche a cielo aperto su strade di transito». «Da mesi - conclude Maltese - suggeriamo all’Amministrazione convenzioni con le Guardie ambientali o giurate nel caso fosse a corto di personale, con compiti di monitorare e sanzionare chi sporca strade e piazze. Oggi suggeriamo anche la videosorveglianza sulle strutture pubbliche». Il cronista, ieri pomeriggio, ha contatto il sindaco al telefonino, ma non è stato possibile parlare con Vito Damiano perchè la linea è subito caduta. Inutili, poi, i tentativi di ricontattarlo: il primo cittadino, infatti, non ha più risposto e lo stesso, peraltro, non ha richiamato per replicare all’avvocato Vincenzo Maltese.