TRAPANI. Il neonato, in preda alle convulsioni, dopo il ricovero al «Sant’Antonio Abate» e dopo due giorni d’attesa, viene sottoposto all’elettroencefalogramma, ma i genitori non possono conoscere l’esito dell’esame perchè i medici specializzati nella lettura del tracciato sono tutti in ferie. Una vicenda rocambolesca - ancora tutta da decifrare - che rischia, però, di avere strascichi giudiziari. Il papà del bambino di appena sessanta giorni, avvocato Danilo Frattaglie, presidente provinciale del Codacons di Trapani, infatti, ha già informato il dirigente dell’ufficio legale regionale dell’Associazione, Carmelo Sardella, il quale ha annunciato di voler presentare un esposto-denuncia alla Procura del capoluogo, «affinchè - dichiara - venga verificata la regolarità dei turni di ferie, perchè il diritto alla salute non può andare in ferie».
Ieri, è arrivata la replica della direzione sanitaria dell'Asp e della direzione del «Sant’ Antonio Abate». «Il bimbo è stato subito visitato al reparto di pediatria e, sebbene si ipotizzasse una patologia non neurologica si è voluto effettuare anche un elettroencefalogramma che è stato eseguito direttamente in pediatria. Questo reparto è collegato on line con il servizio di neuropsichiatria infantile del distretto, L'elettroencefalogramma non è un esame di emergenza e va refertato entro 48 ore, ma già lunedì sera il direttore sanitario dell'ospedale Francesco Giurlanda ha chiesto al primario di Neurologia, Luigi Sigurella, di refertare personalmente il tracciato. Già questa mattina (ieri per chi legge, ndr) appena questo è pervenuto per via telematica, è stato regolarmente refertato e consegnato».
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