TRAPANI. Sergio Librizzi, l’ex presidente della Caritas diocesana di Trapani, sotto processo per violenza sessuale aggravata e concussione, è capace di intendere e di volere. Lo ha stabilito la perizia psichiatrica disposta dal giudice per le indagini preliminari. L’accertamento si è reso necessario dopo che la difesa aveva nominato un consulente di parte il quale era giunto alla conclusione che il sacerdote fosse infermo di mente e affetto dalla sindrome di “Don Giovanni”. Diagnosi ribaltata dal consulente della Procura (che ha definito “integra” la sua capacità mentale). La perizia, oltre ad imprimere un’accelerazione al processo in corso di svolgimento dinanzi al gip (Librizzi ha scelto, come è noto, il rito abbreviato) consentirà alla Procura di chiudere, a breve gli altri filoni d’indagine: quello che coinvolge l’ex vescovo di Trapani, Francesco Miccichè, accusato da Librizzi di essersi appropriato dell’8 per mille, come pure le attività relativa all’accoglienza degli extracomunitari nel trapanese. Perché proprio l’immigrazione, stando alle indagini, è stato il vero business del prelato”.